Chi si approccia all’allenamento per la prima volta è “invaso” da un’ondata di notizie dal mondo web, in particolare dai social, che contribuiscono a rendere confuso l’approccio di un neofita al fitness. Meglio allenamento solo cardio o anche pesi? Zumba, gag o crossfit? Iniziamo sfatando qualche mito: la verità è che non esiste l’allenamento per eccellenza!
Esiste il workout che crea una compliance con la vita quotidiana, sapendo bene che lo sport non va inteso solo come il mezzo per raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge, ma è anche una importante valvola di sfogo che aiuta la sfera mentale. Quest’ultima si ripercuote inevitabilmente nella vita quotidiana: basti pensare alla cascata ormonale di endorfine e catecolamine che inonda l’organismo dopo aver fatto movimento, e delle quali beneficiamo durante l’intero arco della giornata.
Come accennato prima, molti non sanno come impostare un allenamento produttivo e non riescono a fare una valutazione oggettiva nella scelta dello sport. In questo articolo troverai spunti interessanti e pratici sulla scelta degli esercizi.
È doverosa una premessa: l’allenamento va inteso come una rottura dell’equilibrio interno della propria zona di comfort, esso dovrà arrecare uno stimolo/danno che, in un primo momento, porterà un deficit prestazionale (affaticamento neuro-muscolare) ma successivamente, grazie al recupero e alla corretta alimentazione, tornerà in una soglia di compensazione. Proprio in quel momento verrà dato il nuovo stimolo/allenamento e si riuscirà ad essere più performanti.
Quali sono, dunque, gli esercizi più idonei? Anche in questo caso non esiste una verità assoluta ma tutto dipende dalla situazione di partenza dell’utente, ecco perché non esiste una scheda che funzioni per tutti. Da contestualizzare sono il livello del soggetto e la capacità di attivare o reclutare le fibre muscolari.
Nella maggior parte delle schede di allenamento vengono inseriti esercizi multiarticolari come panca, squat, stacco da terra ecc…ma molti utenti non hanno la consapevolezza dei gesti motori di base, figuriamoci proporre esercizi di così difficile esecuzione!
Quali sono perciò gli esercizi fake e quali invece quello che danno risultati? Il consiglio è quello di partire da un livello basico di esercizi per poi creare delle progressioni. Ecco un breve esempio: prima di approcciarci alla panca piana con un bilanciere, dobbiamo saper effettuare dei push up a corpo libero con esecuzione ottimale. Se si incontrano delle difficoltà con i soli piegamenti a terra, allora non bisogna temere di effettuare uno step back, pertanto il suggerimento è quello di eseguire una chest press mantenendo lo stesso schema motorio. Lo stesso discorso vale con uno squat: se non si è in grado di effettuare un’accosciata a corpo libero, sarebbe meglio prima fare un rinforzo con una leg extension, poi passare ad una leg press e solo dopo provare uno squat.
Credo fermamente in questa modalità di lavoro perché è un investimento sulla programmazione futura che di certo non incontrerà ostacoli o gap prestazionali. Invece, la tua scheda di allenamento come è impostata? Lavori con esercizi tecnici come squat e stacchi oppure punti su macchine che ti guidino per avere la corretta tecnica esecutiva?
Cosimo De Angelis, fitness coach
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